Quando una partita va oltre il mero punteggio. Gli ultimi Torino-Genoa e Genoa-Torino hanno avuto un peso non indifferente a livello ambientale, sponda rossoblu, certo, ma anche, se non forse soprattutto, granata. Negli ultimi tre anni, poi, la squadra di Gasperini ha costituito un vero e proprio crocevia per quella di Ventura. Una sorta di pietra miliare nel campionato del Toro: una ciliegia sulla torta, in un caso; una brutta macchia, negli altri due.

 

Proprio contro il Genoa si esaltarono, due anni fa, Cerci e Immobile in granata, che diedero vita a una rimonta (bella anche nei gol) che resterà davvero indimenticabile (e non è un caso che quella data proprio Cerci abbia deciso di tatuarsela sul petto). Di quelle che hanno lasciato godere la piazza, attraverso un turbinio di emozioni che, ancora una volta, aveva confermato la stagione magica di quel Torino, capace di centrare una qualificazione storica – via Parma – in Europa League. Un crocevia vero: il Toro c’era, voleva davvero dire la sua, a poche giornate dalla fine. E ce la fece, davvero.

 

In effetti, anche l’anno precedente, i granata riuscirono a centrare il loro obiettivo: una salvezza più o meno tranquilla, da matricole quali erano. E contro un Genoa in crisi un pareggio sarebbe bastato per raggiungere la tranquillità quasi aritmetica, a entrambe le compagini. Che decisero di non farsi male, lasciando il pubblico dell'”Olimpico” arrabbiato, tra i fischi, ma con la permanenza in Serie A. E poi, l’anno scorso: El Kaddouri e compagni, stremati da una stagione infinita, tentavano proprio a fine stagione di arpionare il Genoa per entrare in Europa League. Ma a “Marassi” fu una vera e propria disfatta: il crocevia, di fatto, portò dalla parte sbagliata. 

 

Come dimenticare poi quel Torino-Genoa della stagione 2008-2009, penultima giornata di serie A e vittoria 3-2 del Grifone. Una giornata nefasta e da dimenticare, con tanto di mega rissa finale. Quel risultato fu un calcio, quasi definitivo, dato al Toro che da lì ad una settimana finirà in B.

 

C’è sempre il Genoa, nelle stagioni del Toro. E chissà che anche domani non sarà così. Forse, con la vittoria, la stagione dei granata potrà ripartire davvero.

 


Toro, fidati di Jansson

Genoa-Torino, a Marassi per sfatare un tabù